Un riconoscimento prestigioso quello assegnato alla Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa: il Primo Premio per la categoria “Allestimento e interni” del Premio Architettura Toscana 2024. Questo prestigioso riconoscimento è il frutto di anni di dedizione e collaborazione, che ha visto il nostro team impegnato dal 2015 al 2023 nella produzione e montaggio di tutti gli elementi di arredo. Il progetto è stato curato dallo studio NuvolaB Architetti Associati per la progettazione e da Massimo Iarussi per l’illuminotecnica.

La giuria che ha assegnato il premio vede personalità importanti nel mondo dell’architettura e del design come Daniela Ciaffi, Nicola Di Battista, Sofia von Ellrichshausen, Gianluca Peluffo e Gianpiero Venturini ha riconosciuto il valore del nostro lavoro, celebrando l’eccellenza e l’innovazione del design degli arredi della biblioteca.

La fornitura alla Scuola Normale di Pisa è stata uno dei lavori più importanti che abbiamo realizzato, svolto con dedizione e passione all’interno di una delle Università più importanti al mondo, nonché una delle più antiche. Il lavoro è stato suddiviso in diversi stralci e seguendo un cronoprogramma che ha garantito alla biblioteca di continuare a funzionare anche durante lo svolgimento dei lavori.

Per la Biblioteca della SNS abbiamo realizzato e installato circa 5 km lineari di ripiani per scaffalature atte alla conservazione di libri, isole di consultazione, tavoli lettura, poltrone e quasi un migliaio di corpi illuminanti di diverse tipologie. Oltre a questi, abbiamo realizzato boiseries, imbotti, porte e diversi elementi di tipo strutturale come i soppalchi. Il tutto perfettamente integrato con il contesto architettonico del Palazzo della Gherardesca.

Questo progetto non solo ha migliorato la funzionalità e l’estetica della biblioteca, ma ha anche contribuito a valorizzare un importante patrimonio storico e culturale. Siamo lieti di aver contribuito a questo successo e di aver lasciato un segno duraturo in uno degli istituti più illustri al mondo.

L’idea del progetto nasce da una riflessione sui modi di studiare e di fare ricerca in un momento storico in cui le tecnologie di trasmissione ed edizione digitale invitano ad una reinterpretazione degli spazi tradizionali dedicati alle biblioteche. L’intervento si sviluppa su tutti e sei i piani dell’edificio, per una superficie totale di circa 2000 m2. Scopo primario del progetto è proporre un insieme di soluzioni d’arredo reiterabili nelle varie stanze del palazzo in modo da creare una continuità linguistica riconoscibile dagli utenti della scuola. Il progetto cerca di ‘pulire’ le stanze, sature di ostacoli fisici e visuali che impediscono la godibilità funzionale e inibiscono la fruizione distributiva dello spazio. L’esigenza principale è di ricondurre in una trama di pochi segni e di spazi, facilmente identificabili, gli ambiti bibliotecari interessati dal progetto, favorendone la cucitura e l’integrazione con l’articolato impianto planimetrico dell’edificio storico. L’architettura degli interni viene concepita come organica alla forma dell’edificio, in modo da evitare al visitatore la sensazione di trovarsi di fronte ad un intervento di semplice collocazione degli arredi. L’idea principale quindi si muove attorno all’esigenza di creare l’identità della nuova biblioteca attraverso i due elementi principali dell’arredo: le scaffalature librarie, pensate come fondali alle pareti, e gli arredi, pensati come delle isole, elementi riconoscibili ed ordinatori dello spazio.

Fonti:

https://www.premio-architettura-toscana.it/nominee/biblioteca-scuola-normale-superiore/